IL MANIFESTO DEL NUOVO TEATRO POPOLARE DI BARI
C’era una volta il teatro popolare. E c’è ancora. Ma dopo? Dopo ci siamo noi: il NUOVO TEATRO POPOLARE DI BARI. Nato come il semplice nome di una compagnia teatrale, si sviluppa pian piano come un’idea più ampia, più cosciente di sé stessa, fino a diventare un movimento ideologico, potente, convinto e convincente.
In un panorama teatrale che vede il dialetto ed il suo utilizzo nel teatro sempre più relegati agli ultimi baluardi, storici sostenitori della “commedia barese”; in un panorama che vede la passione per la nostra cultura sempre più scemare, a favore del teatro sperimentale, dei grandi classici, del teatro “serio”, ecco che il NUOVO TEATRO POPOLARE DI BARI fa la sua prepotente comparsa.
Un gruppo di giovani e giovanissimi attori, già affiatati e collaudati, che se ne fregano di quello che fanno i loro coetanei e che vogliono mantenere accesa la fiaccola del teatro dialettale. Ma con innovazione, con originalità, freschezza. Freschezza dei personaggi,.delle storie, delle tematiche. Basta con i soliti stereotipi, basta con le solite cose! Basta con Colino, basta con Marietta, basta con sgagliozze, commare e storie di pescatori di settant’anni fa.
L’idea del NUOVO TEATRO POPOLARE è avvicinare i giovani al dialetto, senza ammorbarli. Facendoli divertire, facendoli riflettere, ma attraverso la risata.
Perché il fautore di quest’idea si è ampiamente rotto le scatole di vedere artisti giovani e talvolta promettenti, disprezzare la commedia “in dialetto”, perché “l’attore vero è quello che porta inscena i drammi di Shakespeare e Ibsen. Perché l’autore di valore è quello che ti scrive un’opera in cui DEVI riflettere sulla condizione umana, DEVI apprezzare le interpretazioni strappalacrime, DEVI emozionarti.
Noi siamo d’accordo su tutto, ma preferiamo che i sentimenti, i pensieri, le riflessioni, fluiscano spontanee attraverso la risata. E chi, meglio del barese, può farti ridere davvero di gusto?
Noi ragazzi del NUOVO TEATRO POPOLARE DI BARI ci assumiamo questa responsabilità e quest’onore, perché conosciamo il potere della nostra lingua, della nostra essenza di baresi. Non disprezziamo i grandi maestri, né disconosciamo quello che hanno fatto (e continuano a fare) i protagonisti del teatro popolare fino ad oggi, perché è con loro che siamo cresciuti, perché è da loro che abbiamo imparato. Noi siamo semplicemente l’anello successivo, la nuova generazione, il futuro.
Noi siamo la terra del nuovo e l’evoluzione del popolare. E SIAMO DI BARI
IL FONDATORE
GENNARO DE SANTIS