Una volta San Nicola ed un suo diacono partirono per Roma a cavallo di
due asinelli, uno bianco e l’altro nero.
Giunsero in Campania di notte, quando nell’oscurità videro ch’era
vicina una taverna e San Nicola decise di fermarsi.
Ricevuta ospitalità dall’oste, si sistemarono per trascorrere lì la
notte.
L’oste,
allora, andò nella stalla dove erano i due asini e, con un coltello
affilato tagliò loro le teste lasciandole poi sulle mangiatoie. Quando
si svegliò, il diacono scese nella stalla per preparare le bestie alla
partenza e fece la macabra scoperta.
In lacrime si recò da San Nicola che, ascoltate le sue parole, gli
comandò di cucire le teste ai rispettivi corpi con un ago robusto e del
filo. Il diacono, preso dall’emozione, cucì le teste sui corpi
sbagliati, quella bianca sul corpo nero e quella nera sul corpo bianco.
Quando l’oste vide i due asini così mescolati, com-prese d’avere presso
di sé un santo e riconobbe d’avere compiuto un atto terribile. Così
l’oste si gettò ai piedi di San Nicola ed implorò perdono, promettendo
di non ripetere mai più un gesto simile.